Secondo le religioni ebraica e cristiana, Dio ha creato i cieli con il sole, la luna e le stelle, la terra con i fiumi, le piante e gli animali e, ultimo fra le creature, l’uomo. Come racconta la Bibbia nelle prime pagine del libro della Genesi, Dio ha creato l’uomo a propria immagine e somiglianza. Questo significa che l’uomo è intelligente e libero, che può dialogare con Dio e che è l’essere più amato dal creatore.
Ma, proprio perché libero di scegliere, l'uomo può rispondere di sì o di no all'amore di Dio e, all’inizio della sua storia, ha risposto di no.
Rifiutando l'amore di Dio e credendo di poter fare tutto da solo, l’uomo si è allontanato da Dio e ha commesso un peccato che la dottrina della Chiesa cattolica chiama peccato originale. Il peccato originale “consiste nella privazione della santità e della giustizia originali, ma la natura umana non è interamente corrotta: è ferita nelle sue proprie forze naturali, sottoposta all'ignoranza, alla sofferenza e al potere della morte, e inclinata al peccato (questa inclinazione al male è chiamata “concupiscenza”). …… le conseguenze di tale peccato sulla natura indebolita e incline al male rimangono nell'uomo e lo provocano al combattimento spirituale”. (CCC 405)
Secondo il Cristianesimo, però, l’uomo è veramente e pienamente libero solo nel momento in cui sceglie il bene perché solo in questa scelta può realizzare il disegno di Dio su di lui e assomigliare sempre più al suo Creatore.
Infatti, anche se tradito dalla sua creatura prediletta, Dio non ha abbandonato l'uomo ad un destino di solitudine e dolore, ma ha voluto farsi suo compagno di viaggio entrando nella storia umana per condurre ogni persona verso la salvezza. Dio ha quindi trasformato la storia dell’umanità in storia della salvezza, per aiutare l'uomo a riconoscere il male che aveva commesso e prepararlo ad accogliere suo Figlio, attraverso il quale ogni uomo riceve la liberazione dal peccato, la redenzione e la salvezza eterna. Doc.