E' il cammino che porta alla proclamazione di un nuovo santo, è molto complesso e comprende due fasi, la prima diocesana, la seconda romana.
Fase diocesana
A livello diocesano, spetta al vescovo del luogo in cui è morto il candidato condurre una accurata indagine su tutte le possibili testimonianze circa la sua vita, il grado delle sue virtù, la sua fama di santità, i suoi scritti e i miracoli compiuti da lui direttamente o per sua intercessione.
Terminata questa prima indagine e dichiarato il candidato "servo di Dio", il vescovo trasmette gli atti del processo diocesano a Roma, alla "Sacra Congregazione per le Cause dei Santi".
Fase romana
Un sacerdote incaricato dalla Congregazione, dopo un accurato studio degli atti, prepara una relazione e la sottopone ai cardinali componenti la Congregazione stessa. Dopo l'approvazione definitiva da parte della Congregazione, il Papa, riconosciuta l'eroicità delle virtù del servo di Dio, lo dichiara "venerabile".
Al verificarsi del primo miracolo per intercessione del nuovo venerabile, il Papa dichiara quest'ultimo "beato".
La proclamazione
Dopo un secondo miracolo, il Papa dichiara il beato definitivamente "santo", dando così conclusione al processo di canonizzazione.
A questo punto, il nuovo santo viene iscritto nel "canone" (= elenco) ufficiale dei santi venerati dalla Chiesa e viene fissata la data della sua festa liturgica. Tale data coincide con il giorno della morte del santo, considerato come il giorno della nascita alla vita eterna.